Mentre facevo ordine in cucina mi sono accorto che per qualche strana ragione dispongo di un numero di coperchi decisamente maggiore rispetto alle pentole disponibili, si tratta di pezzi a cui non ho rinunciato quando il corpo principale è diventato inservibile e che ho conservato immaginando che sarebbe tornato utile per la pentola sostitutiva.
Così ho pensato a quanto sia strano che in alcuni settori della nostra esistenza si verifichi la stessa condizione: le persone disponibili a ricoprire un determinato ruolo sono molte di più di quanti siano i posti effettivamente disponibili.
I proverbi rappresentano la saggezza dei popoli e sono infallibili perché sono serviti più di cento anni per metterli a punto; io di anni ne ho un po’ meno e dopo essermi accertato che nessuno avesse formulato la stessa frase prima di me posso dire orgogliosamente di avere inventato un proverbio.
Se prossimo concorso delle Poste o del Ministero dell’Istruzione, alla prossima edizione di “X-Factor” o di “Tu si que vales” o di “Italia’s got talent” di fronte a molti concorrenti di valore che potrebbero ambire a una vittoria negata solo per mancanza di primi posti disponibili, qualcuno dovesse dire: <<Pazienza! Che ci volete fare? Non è colpa nostra se “Ci sono più coperchi che pentole”>>, pensate a me che per primo ho creduto in questo accostamento di parole e ricordatemi nei libri di letteratura popolare!
