Trentacinque anni di Radio Italia

Il 26 febbraio del 1982 un mio collega in quella che allora si chiama Radio Derby si lanciava in una grande avventura: aveva comprato un trasmettitore a modulazione di frequenza e lo stava portando alla bocciofila di Valcava dove aveva preso in affitto un piccolo spazio per installare un’antenna e collegare all’impianto un registratore a cassette.

Prende un nastro all’interno della sua macchina e lo piazza in quel lettore, schiaccia “play” e inizia a irradiare su gran parte della Pianura Padana la musica del secondo album di Pino Daniele; il mio collega si chiama Mario Volanti e quel giorno inaugurava le trasmissioni di Radio Italia.

Pian piano il parco strumenti della radio si amplia e il registratore a cassette diventa a bobine, Mario si fa prestare lo studio di registrazione dall’editore di Radio Derby e realizza un nastro con tre ore per lato di belle canzoni italiane così la fase di prove tecniche della sua radio diventa più gradevole e meno ripetitiva.

Va avanti e indietro tra la sala di registrazione e la discoteca per scegliere la musica da fare ascoltare, lo raggiungo nello studio e mi racconta con entusiasmo di questo sogno che sta cercando di realizzare: una radio che trasmetta solo canzoni italiane.

Con un po’ di componenti di seconda mano dopo qualche mese ha approntato un funzionale studio di trasmissione; quando passa da noi per il programma è sempre preso da mille idee e mille progetti da realizzare, gli chiedo come sta andando e lui mi dice: “Bene” fa una lunga pausa e poi “Senti, ti interesserebbe fare un paio d’ore al giorno da me? Vorrei farti mettere un po’ di musica e fare qualche annuncio perché… la diretta è un’altra cosa!”

Francesco Cataldo nel primo studio di trasmissione di Radio Italia in via San Gregorio a Milano nel 1983.
Francesco Cataldo nel primo studio di trasmissione di Radio Italia in via San Gregorio a Milano nel 1983.

Così la mia voce diventa la prima in onda a Radio Italia dopo quella di Mario Volanti; io ho quasi diciotto anni, lui una decina in più per me ed è una sorta di fratello maggiore: “Ma dai, firmi Cataldo Francesco come a scuola? Tu sei Francesco Cataldo!” andiamo a controllare il ripetitore di Radio Derby, mi porta negli studi dove ancora trova il tempo di andare a cantare, saliamo a Valcava all’antenna di Radio Italia, mi presenta un suo amico che vende strumenti musicali da cui compro un nuovo mixer e lui carinamente mi porta a ritirarlo nel bergamasco e poi anche fino a casa dall’altra parte di Milano.

La prima foto ufficiale dello staff di Radio Italia nel 1984. Con Mario Volanti, Daniela Prudente, Francesco Cataldo, Rosa Bertoli, Franco Borgonovo.
La prima foto ufficiale dello staff di Radio Italia nel 1984. Con Mario Volanti, Daniela Prudente, Francesco Cataldo, Rosa Bertoli, Franco Borgonovo.

Nel corso degli anni ci siamo anche persi di vista per qualche tempo ma il mio cuore era lì, come quando nel 1992 ci fu l’attentato e corsi a dirgli il mio dispiacere mentre in cortile fissava le apparecchiature bruciate nelle fiamme, credevo non mi avesse sentito ma non potrei dimenticare quel “Grazie, davvero” quando gli offrii il mio Neumann ” E’ almeno per ricominciare a trasmettere in questi primi giorni… dai, poi con calma me lo ridai”.

Era lì il mio cuore anche quando lavoravo con altri editori e mi capitava di dire: “Noi, a Radio Italia…” e capivo di continuare a parlarne come se ancora appartenessi a quella sua impresa; forse questo Mario lo ha sempre saputo, tant’è che ogni volta che mi sono allontanato, tornando, mi ha sempre fatto trovare aperta la porta della sua casa.

Oggi Radio Italia compie trentacinque anni e io, ripensando a tutta la sua grande storia di cui ho avuto la fortuna di essere una piccola parte, ancora mi emoziono.

Auguri Mario, auguri Radio Italia! E grazie!



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