Eurofestival

L’Eurofestival è un Sanremo in versione europea nato nel 1956 che l’Italia ha vinto 2 volte, con Gigliola Cinquetti e con Toto Cutugno.

A grandi linee funziona così: ogni paese realizza un festival musicale il cui vincitore sarà il rappresentante al Concorso Eurovisivo, la nazione che si aggiudica il concorso europeo ha l’onore di organizzare l’edizione successiva, un onere forse non gradito dalla RAI che di fronte alle prospettive di vittoria avrebbe ostacolato prima Enrico Ruggeri nel 1993 e dopo tre edizioni di assenza italiana, i Jalisse nel 1997.

Durante la registrazione da Dublino per l’emissione in differita, una misteriosa interruzione del collegamento ripristinato solo verso mezzanotte, fece mancare ai Jalisse il sostegno italiano nelle votazioni proprio nella fase clou di una finale in cui erano indicati come favoriti.

Fiumi di parole riuscì a piazzarsi al quarto posto con ulteriore amarezza di Fabio e Alessandra già reduci dalle accuse di plagio e favoritismi all’indomani della vittoria a Sanremo.

In un’intervista Ettore Andenna, commentatore italiano nel 1993, ha detto:

C’è sempre stata una sorta di terrore da parte di televisioni di “alto rango” di vincere l’Eurofestival perché questo avrebbe comportato il doverlo organizzare l’anno successivo e non c’era volontà di investire una discreta quantità di quattrini con la paura di un’audience non all’altezza.

E riguardo l’edizione del 1997:

Un’ora prima dell’inizio della manifestazione chiesi di parlare con il capostruttura e gli dissi : “Mario qui i bookmakers ci danno vincenti o nella peggiore delle ipotesi secondi”. Ripenso al gelo dall’altra parte ed alla richiesta se stessi scherzando. E quando confermai che perfino io avevo scommesso, il collegamento venne velocemente interrotto.

Ormai l’Italia non partecipa da 13 edizioni, un’assenza che avvalora queste tesi.

Quest’anno l’appuntamento è a Oslo con serata finale sabato 29 maggio.

Il sito ufficiale è qui.
Video dei partecipanti, interviste e altro sono su YouTube.



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