In tutta sincerità, questa è l’unica pagina che avrei evitato di scrivere, e che come destino prevede sarà quella disponibile lungo tutta la vita di questo spazio, che io chiamo “Blog”, sebbene sia per struttura, intenzioni, “pensieri parole opere e omissioni” molto diverso dai veri web-log.
Scrivo poco quando mi lascio risucchiare dalle cose di ogni giorno, a differenza di quando tempo ne rimane, in cui, esatto opposto, riempio di parole decine di kilobytes (una volta si sarebbe detto: imbratto centinaia di fogli; la deforestazione è scongiurata) questo che ho deciso di intitolare questo spazio: “La vita, o si vive o si scrive!”
Ho preso a prestito la citazione di Luigi Pirandello, con cui il drammaturgo giustificava la scarsa inclinazione alla vita mondana, nascondendo in quelle parole un laconico: “Ho altro da fare!”
Così spinto dalla sete di gloria oltrechè dalla necessità di non intasare di parole le email degli amici, ho deciso che pubblicherò su queste pagine, e chi vuole…
Non ho deciso cosa ci finirà, trucidi estratti di qualcosa scritta in passato, moralismi gratuiti, immagini discutibili, perfette inutilità di cui nessuno sentirà la mancanza quando la vita, inevitabilmente, richiederà una mia maggiore partecipazione ad altri eventi.
Tra decisione ed attuazione sono trascorsi almeno 10 giorni, dunque si inizia sotto il segno della discontinuità, nonostante la propensione al completamento delle imprese.
Formuletta di rito:
salvo dove indicato il materiale pubblicato è di proprietà dell’autore e sarebbe bene trattarlo con dovuto rispetto (il materiale, ma anche l’autore) eccezion fatta nei casi di tranfert mentale ed altri disturbi della personalità in cui 2 persone potrebbero avere scritto la medesima cosa, e attribuirsene leggittimamente la paternità!
Il materiale inviato, anche se non pubblicato, non viene restituito; in seguito a ritardi nella pubblicazione non si potrà rivalersi sull’autore per stati più o meno gravi di prostrazione da astinenza, nell’identica misura in cui sarà impossibile invocarne la responsabilità in caso di sovraddosaggio.