Favoloso! Come quello di Amelie

L’acquisto di Radio Italia Network da parte del Corriere della Sera ha aperto le collaborazioni tra radio e giornale.

“Il mondo di Càmila” contiene perle letterarie come: “C’è luttazzi all’alcatraz e io non sono riuscita a organizzarmi in tempo: anche questa volta me lo sono perso… uffa! Come al solito esco dagli studi verso le nove: che sorpresa, c’è ancora luce. Forse è la volta buona per tirare fuori le infradito e le canottiere, è arrivata la primavera!” scritte così, con Luttazzi e Alcatraz in minuscolo, che sarà pure il linguaggio di “noi gggiovani” ma indica un discreto analfabetismo; pazienza, in fondo ci sono i contenuti.

Continuo? Ecco: “Probabilmente si tratta soltanto di aspettare ancora qualche anno, e poi finalmente impareremo ad accettare il diverso, o meglio, quello che ci sembra diverso: è così bello lasciarsi contaminare da altre culture! Anzi, al prossimo semaforo parcheggio e mi mangio un bel kebab, mi è venuta una fame… “

Tommaso Labranca ha proposto una petizione on-line: ” “Pretendo che venga fatta cessare da subito la rubrica di Camila Raznovich in quanto deleteria per l’immagine della città di Milano. Richiedo inoltre che per il complesso della sua attività televisiva e “giornalistica” la Raznovich sia processata per crimini contro l’umanità”.

Malvezzo su QP scrive: “La rubrica di Càmila sul Corsera edizione milanese è uno schiaffo (alla miseria, alla illustre storia del quotidiano, alla capitale lombarda, ai blogger più talentuosi, ai giornalisti più disoccupati… scegliete voi)”.

L’immediatezza di linguaggio dalla radio non si adatta alle pagine di un giornale, si potrebbe almeno obbligarla ad abilitare il correttore automatico di Word.



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