La copertina di Linus.
Ma allora la piantiamo con questo stereotipo da inizio anni 80 secondo cui uno che fa il dj, urla?
Nell’immagine che lo ritrae a sponsorizzazione di questa raccolta di canzoni che si propone come un viaggio tra la musica degli ultimi 30 anni, quasi tanti ne sono passati dalla nascita delle prime radio private, sembra che debba urlare qualche cosa.
Se uno non urla non è un dj.
Mi sento di difenderlo, la colpa non è sua ma del fotografo a cui è stato commissionato il servizio, il committente chiede sempre che la foto sia esplicativa, cioè che si capisca con chi si ha a che fare.
Una volta, un famosissimo fotografo si presenta per fare degli scatti destinati a Sorrisi&Canzoni e le prime indicazioni fornite sono: “Allora, ne facciamo qualcuna in regia, tu con la cuffia davanti al mixer, poi in cabina, con la cuffia davanti al microfono, poi una qui, in ufficio con la cuffia mentre hai in mano dei CD”.
Una con la cuffia al bagno non me la propose, però mi opposi ugualmente, gli dissi che ero contrario a questa cosa del conduttore radiofonico che deve essere per forza un dj, che deve per forza urlare, che deve essere per forza giovane che parla ai giovani (e magari essere scambiato per Pigi Diaco, giovane anziano) e quindi, no, no no, la foto con la cuffia non la fò.
Sembrava convinto, mi brilla il flash in faccia venti o trenta volte, alcune pose sono anche molto belle, e poi mi dice: “Senti, io però al giornale almeno una foto classica, da lavoro, gliela devo dare sennò, sai.. mi capisci?” ed io pensando che il padre di famiglia deve portare a casa il pane, accetto e faccio la foto con la cuffia.
Quale credete sia finita sul giornale?
Esatto.
Ora Linus dalla copertina del suo FM Evolution urla qualcosa, ed io sono sicuro che è contro la sua volontà, in realtà sta sussurrando che nel 4° volume del suo FM Radio Evolution, in edicola con Repubblica, ci sono 12 buone canzoni di un passato indimenticato, si parte con Sexual Healing di Marvin Gaye, fino a Carbonara degli Spliff, ed in mezzo Robert Palmer, Donald Fagen, gli Yes di Owner of a lonely heart, ma soprattutto questa canzoncina qua, che è il vero motivo per cui ho comprato il CD. -> Brass in pocket – The pretenders <- E dato che ho bisogno di motivazioni, guardo la tracklist del prossimo volume 5: non ho dubbi, lo comprerò per "Wouldn't it be good" di Nik Kershaw (ve la ricordate la versione italiana dei Taglia 42 qualche anno fa? Settimo cielo si chiamava!) Lino ha una certa età, 43 anni credo, figli a carico, e ha capito il trucco: sussurra qualcosa ma ti lascia credere che la stia urlando, e forse di là dalla macchina fotografica c'è sempre lui, l'uomo dell'ultimo scatto per mantenere la famiglia.
